SERGIO BIANCHETTO
Tutto l’oro di Sergio
All’epoca di Sergio Bianchetto la pista non era una cenerentola: era quasi importante quanto la strada. A cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’60 la leggenda dello sprint azzurro raggiunse l’apice. A soli 21 anni, astro nascente di casa nostra, il veronese Bianchetto, conterraneo di Sante Gaiardoni, il grande rivale di Maspes di cui era considerato l’erede, conquistò il preziosissimo oro olimpico ai giochi di Roma nel tandem, in coppia con Giuseppe Beghetto, pure lui veneto, il suo “gemello” naturale.
Era il 1960 ed iniziava da lì la splendida carriera di Sergio Bianchetto, che ripeterà il successo olimpico a Tokio (1964), sempre in tandem, questa volta con Angelo Damiano, ma si affermerà nel mondo anche individualmente, conquistando ben due maglie iridate nella velocità, nel 1961 e nel 1962, ed una tricolore, nel ’69, nella velocità professionisti.
Nella seconda parte della sua carriera Bianchetto s’è dedicato anche all’attività seigiornistica ed alle tournèe. Dopo aver appeso la bicicletta al chiodo, ha iniziato la carriera dirigenziale come collaboratore tecnico e come coordinatore dell’attività nazionale della pista.
UN PALMARES DI TUTTO RISPETTO:
DILETTANTE
1954 Campione provinciale (strada)
1955 3 vittorie su strada
1956 5 vittorie su strada
1957 Campionato Italiano Giovanile (velocità, 500 mt. lanciati)
1958 Medaglia Internazionale Parigi
1959 3° classificato Giochi del Mediterraneo (velocità) a Beirut
1960 Campione Olimpionico (tandem con Beghetto) a Roma
1961 Campione del Mondo (velocità) a Zurigo
1962 Campione del Mondo (velocità) a Milano
1963 Vincitore dei Giochi del Mediterraneo (tandem con Vanni Pettenella)
2° classificato ai Mondiali di Rocourt (velocità) poi squalificato
1964 Campione Olimpionico (tandem con Damiano) a Tokio
Medaglia d’Argento (velocità) a Tokio
3° classificato Mondiali di Parigi (velocità)
PROFESSIONISTA
1965 2° alla sei giorni di Montreal in coppia con Beghetto
1966 3° alla sei giorni di Adelaide in coppia con Faggin
1968 Ai campionati Italiani di Varese, resiste più di 1 ora in surplace con Vanni Pettenella (attuale recordman con 1h 03′ 45”) prima di crollare
4° Campionati Mondiali a Roma
1969 Campione Italiano (velocità)